Cerca nel blog

venerdì 4 giugno 2010

DONNE NON DISPERATE!!



Gli abiti possono fare miracoli. Nascondere e valorizzare, mimetizzare il difetto e esaltare il pregio. Soprattutto quando si tratta di rotolini, pancetta, chili di troppo o centimetri di meno in altezza. Si possono passare ore davanti allo specchio indossando mezzo guardaroba cercando di capire cosa ci sta bene e cosa ammazza la figura. Oppure si possono seguire i consigli di Anna Donati. Celebre stylist, ha lavorato in televisione vestendo le dive del piccolo schermo (una su tutte: Paola Barale) e ora ha disegnato "Femminile Plurale", una nuovissima linea di moda dedicata alle donne con le curve .

Come si valorizza un seno piccolo?
Innanzitutto bisogna partire dalla forma e dalla dimensione del reggiseno, che si devono adattare perfettamente al corpo di ciascuna. Molto spesso le donne non dedicano del tempo alla ricerca del modello giusto. Naturalmente bisogna puntare sul balconcino, l’imbottito, il push up, quello con alette. Per riempire. Sì alle scollature profonde, soprattutto quelle a V che si possono permettere solo le donne con un seno di dimensioni discrete, sì ai drappeggi che rendono il seno più importante, sì agli abiti che stringono il punto vita per far sembrare più importante la scollatura.

Per il seno grande, invece?
La questione è un pochino più difficile, bisogna sicuramente scegliere le linee pensate per scollature abbondanti, tentare di schiacciarsi in altri modelli è sbagliato. Quelli col ferretto aiutano molto a sollevare e ridimensionare o regolarizzare la forma del seno. La spallina dev’essere larga e non sottile, altrimenti non sostiene nella maniera giusta. Anche le donne abbondanti possono mettere abiti senza spalline, basta indossare un reggiseno con una fascia tipo bustino sotto il ferretto, che sostenga bene. Chi ha il seno grande, tra l’altro, ha anche un bel decollete: va sfruttato quando si sceglie cosa indossare. Sì a scollature tonde, a cuore, arricciature sotto il seno.

Cosce abbondanti, cosa indossare per ridimensionarle?
Per mascherare il problema gamba si parte dal busto. Per “Femminile Plurale”, per esempio, abbiamo affrontato il problema e pensato a una linea della manica a guanto, quindi attillata, un arricciatura sotto il seno e poi il top si addolcisce e si allarga in modo da arrivare a sottolineare meno il fianco. Questo serve per “snellire” la figura di donne che hanno forme a ovetto o a trapezio. Attenzione, no al sacco però, il punto vita va sottolineato. Sì ai jeans, purché dal taglio dritto, non stretti alla caviglia.

Il classico stile impero, che aggiusta
Salva sempre tutto lo stile impero. Le persone devono imparare a valorizzare il loro punto forte. Non bisogna coprire tutto, ma coprire dove serve e scoprire altrove. Il tubino va bene anche per chi ha la gamba grossa, l’importante è che sia dritto o un po’ svasato. No a quelli che stringono la coscia.

Veniamo alla pancetta, cruccio di molte donne
L’impero leggermente arricciato sotto il seno la nasconde perfettamente. Pantaloni a vita non bassissima. Questa nuova tendenza che c’è della vita alta aiuta moltissimo, perché contiene sia i fianchi che il sedere. Suggerisco poi tessuti elasticizzati o comfort. Sì anche al jeans, purché comfort, elasticizzato, con una funzione quasi da “bustier”, contenitivo. La maglia va messa a filo glutei, non più lunga perché accorcia la gamba, non più corta se no non maschera il punto dolente.

Tasche dei pantaloni: ingrossano, sfinano, vicine, lontane, alte, basse… Come devono essere?
Devono essere sistemate in punti strategici. Per esempio subito sotto il fianco per dissimulare, oppure una tasca che parta da sopra il ginocchio per finire subito sotto snellisce una coscia forte. Per i glutei pronunciati, meglio i pantaloni senza tasche, oppure con tasche a filetto, ovvero quelle tipiche dei pantaloni da uomo.

Bracciotte rotonde
Manica a tre quarti o al gomito, è la soluzione migliore. In alternativa chi non vuole rinunciare alla canotta può indossarla con una stola sulle spalle che copra il punto critico. Il foulard scivolato, tra l’altro è sensuale e dà luce. Bisogna portarlo scoprendo la spalla, che è quasi sempre bella, ma coprendo il braccio rotondetto.

Colori, fantasie, righe…
La riga sottile è perfetta perché distoglie. Va bene il nero, che è vero che sfina, ma va illuminato con accessori colorati. Meglio scegliere lo stesso colore (o la stessa fantasia) per maglia e pantalone perché allunga. A chi ha i capelli neri consiglio il rosso; alle bionde stanno bene tutti i colori, ma meglio scegliere quelli decisi; le castane devono evitare tutti i colori tipo il marrone, che si mescola troppo ai capelli, a loro sta benissimo il viola o il bianco. Il testa di moro, che è quasi un nero, sta bene a tutte le donne. Il bianco illumina il viso, qualunque carnagione si abbia.

Prova costume, quale modello scegliere?
Sì alle fantasie, perché distraggono dalla massa grande che riempie il costume. Tra bikini e intero, meglio l’intero, soprattutto sconsiglio il due pezzi se si ha un po’ di pancia. Resta praticabile solo dalle giovanissime o da quelle perfettamente in linea. L’intero tra l’altro p tornado di moda e ci sono in commercio modelli bellissimi. Resta fermo che poi uno nella vita può fare quel che preferisce!

Distogliere è la parola d’ordine, insomma
Certo! Per chi ha dei punti rotondi il vero trucco segreto è giocare con gli accessori per deviare lo sguardo dalle criticità: spille, collane molto lunghe o colorate, sciarpe e stole, bracciali… Cose che vestono, distolgono dal difetto.

Ci regali un altro segreto
Il jersey. Quando è di buona qualità e tagliato nella maniera giusta, veste molto, è comodo e perfetto per chi ha pancetta o fianco robusto. Il pantalone palazzo aiuta molto chi ha chili di troppo.

E per l’altezza?
Non restano che i tacchi per sembrare più alte, ma attenzione: meglio un tacco 6 e camminare sciolte e sensuali, che un tacco 12 e il passo traballante e insicuro. A quelle con il polpaccio corto sconsiglio assolutamente i tacchi troppo alti, anche se hanno la tentazione di indossarli, perché fanno l’effetto nanetta. Meglio una misura più moderata. Chi è corto di busto, indossi una cintura appoggiata sul fianco (per segnare il sottovita e non il punto vita).

Una cosa che sta male a tutte?
Il cattivo gusto. Le cose troppo strizzate o forzate. O la 40enne che si veste da 16enne. La minigonna bisogna metterla da parte a 30 anni, massimo a 35 se si hanno delle belle gambe. Sì alla gonna sopra il ginocchio (ma non mini) a tutte le età se si ha un bel ginocchio.

DA LIBERO.IT

Nessun commento:

Posta un commento